【Risoluzione 4K Ultra HD】 Action Camera professionale Apeman 4K Ultra HD registra video in 4K/30fps e scatta foto da 20MP, quattro volte piu’ vantaggioso delle camere precedenti. Scatta e condividi il tuo mondo con una risoluzione magnifica.
【Telecomando Wireless】 dotato di un telecomando 2.4GHz a polso, puoi scattare le tue foto in qualsiasi situazione. Registrare video, scattare foto o inquadrare il tuo scatto non e’ stato cosi facile con il telecomando.
【Impermeabilita’ fino a 30 metri di profondita’】La cassa impermeabile e’ creata per esplorare l’affascinante mondo sottomarino tramite sport come: nuoto, immersione, surf, drifting e altro, anche tramite competizoni estreme. Il tutto accompagnato da 20 fantastici accessori, che ti permettera’ di utilizzare la camera come vuoi tu.
【Incorporato di WiFi e HDMI】 L’action camera e’ compatibile con IOS e Android. Controlla la camera tramite il tuo smartphone, rivedi le foto e i video a tempo reale e trasferisci i file sul telefono in modo da poter condividerle sui social media via DV KING 4K. Il segnale WiFi ha un raggio di 10 metri.
【Due batterie ricaricabili】2 batterie ricaricabili da 1050mAh e ognuna puo’ registrare fino a 90 minuti circa. Non dovrai piu’ preoccuparti della batteria scarica.
RECENSIONE:
Bellissima action cam molto versatile e ad un prezzo davvero allettante. Con pochi euro si può registrare addirittura in 4K! Io l’ho comprata per poter riprendere i combattimenti della mia arte marziale e devo dire che mi ha stupito da quanto riprende bene e ogni singolo dettaglio! La cam arriva con tantissimi accessori (mostrati in foto) e anche 2 batterie. impermeabile grazie alla custodia inclusa nella confezione. Con l’applicazione si può addirittura vedere quello che sta riprendendo la Cam e scattare foto tutto grazie al wi-fi incorporato nella Cam. Davvero facile installare l’applicazione e molto intuitivo l’utilizzo. La consiglio vivamente per chi vuole fare delle belle riprese anche in 4K e spendere poco. Rapporto qualità prezzo davvero ottimo contando anche tutti gli accessori inclusi nella confezione!! Spedizione ultra veloce come sempre grazie ad Amazon Prime!
Portatile Pc Display Cpu Intel Dual Core Fino a 2.60Ghz/Ram 4Gb/SSD 256GB/Graphics Intel HD600/Hdmi Wifi Bluetooth/Windows 10pro/Open Office,tastiera querty,15.6 “
-Notebook Intel Celeron N4000 Dual Core (1,1 GHz di frequenza base accensione-frequenza turbo max 2.6 ghz) /Scheda grafica integrata : Intel HD Graphics 600 / Monitor da 15.6″ LED con risoluzione 1366×768 Pixel HD.
-Wifi: (802.11ac) /ac/b/g/n / Bluetooth 4.2 / Fotocamera frontale.
-Porte: 2x USB 2.0, 1x USB 3.0 Gen 1 (3.1 Gen 1) di tipo A, 1x HDMI, Jack combinato per microfono / auricolare/1x 1 lettore di schede digitali multiformato/Supporta lettore micro SD, SDHC e SDXC
-Sistema operativo : Windows 10 professional 64 bit(talloncino con seriale sul pc, no dvd) Installazione di tutti i Driver: Antivirus (Windows Defender)/ Pacchetto Open Office & Programma di Teleassistenza. Offriamo 24 mesi di garanzia sui nostri prodotti. Doppio imballaggio di spedizione. Garantiamo massima sicurezza al vostro acquisto. Per qualsiasi informazione ci potete sempre contattare su amazon,saremo sempre a vostra disposizione.
Recensione:
Il prodotto, con processore celeron ma dotato all’acquisto di un ssd da 240 gb, è di fascia base, ma rappresenta un ottimo compromesso per chi utilizza il pc per utilizzi casalinghi, internet, videoscrittura, fotoritocco leggero, è fruibile con buona velocità di esecuzione ed è assolutamente consigliabile, visto l’ottimo rapporto qualità prezzo, per chi non deve utilizzare il pc con programmi impegnativi. Positivo lo storage da 240 giga, più che sufficiente per l’utilizzo
La vita comincia dove finisce la tua zona di comfort.
La zona di confort è quello spazio in cui ci sentiamo protetti e sicuri, uno spazio costruito dalle nostre routine, abitudini e schemi di pensiero in cui ci sentiamo relativamente a nostro agio grazie alla sensazione di familiarità e perché crediamo di non essere esposti a shock improvvisi o sorprese indesiderate.Ma dobbiamo anche assicurarci che questa zona di comfort sia sempre più ampia perché mantenerci sempre entro i suoi limiti può significare condannarci alla noia e alla paralisi. Dobbiamo garantire che questo stato di comodità apparente non diventi la scusa perfetta per non fare nulla, non crescere, non correre rischi e, in definitiva, non vivere.
Non dobbiamo abbandonare continuamente la nostra zona di comfort, né ossessionarci con essa. A volte, tutto ciò di cui abbiamo bisogno per ritrovare la forza dopo una debacle emotiva è un luogo in cui sentirci psicologicamente sicuri.
Una classica citazione del mondo della crescita personale che forse avrai letto almeno una volta.
A dirlo è stato Neale Donald Walsch, una sorta di guru spirituale, autore di una fortunata serie di libri dal titolo Conversazioni con Dio. Non è esattamente uno di quei personaggi che io tendo a considerare attendibili, ma possiamo dire che questa frase l’ha azzeccata alla grande 😉
Un modo efficace per dire che se vogliamo apprendere, migliorare, e raggiungere degli obiettivi, dobbiamo necessariamente spingerci fuori dai nostri abituali confini e sopportare il disagio che ne consegue. Se invece stiamo sempre lì nel nostro, a fare le cose che ci riescono meglio, magari ci sentiamo sempre rilassati e a nostro agio, ma poi il rischio è di non fare passi avanti.
Uscire dalla zona di comfort significa proprio questo: mettersi alla prova in situazioni che non conosciamo alla perfezione, che rappresentano una sfida, che non ci fanno stare del tutto tranquilli. Solo così si impara e si migliora.
Comfort zone
L’origine dell’espressione comfort zone non è molto chiara. Si tratta di un modo di dire abbastanza comune nella lingua inglese. Potrebbe essere stato utilizzato la prima volta per indicare quell’intervallo di temperatura – che è compreso tra i 19 e i 26 gradi – in cui generalmente le persone stanno bene, senza sentire né freddo né caldo.
La definizione di comfort zone su Wikipedia è questa:
una condizione mentale nella quale una persona prova un senso di familiarità, si sente a suo agio e nel pieno controllo della situazione, senza sperimentare alcuna forma di stress e ansia.
Insomma, tipicamente quando siamo seduti sul divano di casa a guardare la nostra serie Tv preferita 😉
Ma anche se siamo in ufficio a svolgere del lavoro di routine. O se stiamo facendo la spesa al supermercato sotto casa.
Ora la domanda è: perché una persona dovrebbe desiderare di uscire dalla sua zona di comfort? Non stiamo forse bene facendo cose che ci mettono a nostro agio, senza stress, senza fretta, senza paura? Da un certo punto di vista senza dubbio si. Abbiamo bisogno di essere in quella zona per poterci rilassare e sentirci protetti e al sicuro.
Il problema però è che mantenersi sempre entro i confini della nostra zona di comfort non è molto salutare se cominciamo a ragionare in termini di prestazioni, produttività e obiettivi da raggiungere.
Comfort zone e stress
Il motivo per cui abbiamo bisogno di uscire dalla nostra zona di comfort è che finché restiamo lì le nostre prestazioni sono piatte. Non c’è curva di apprendimento, non c’è miglioramento.
Anders Ericsson studiando un gruppo di violinisti del Conservatorio di Berlino, aveva capito che ciò che distingueva un bravo violinista da uno eccellente era la quantità di pratica deliberata. Non una pratica qualunque, ma un esercizio intenso, svolto per lo più in solitudine e diretto in modo intenzionale a superare i propri limiti e punti deboli.
In altre parole, ad avere più successo erano i violinisti disposti a uscire dalla propria zona di comfort musicale, spingendosi ogni giorno un po’ oltre.
Spingersi oltre l’ambito in cui ci sentiamo sicuri e a nostro agio comporta sempre affrontare un po’ di fatica, insicurezza, stress.
Lo stress è la risposta del nostro organismo quando si sente messo sotto pressione da qualcosa. È una risposta a-specifica che si attiva ogni volta che per un motivo o per l’altro abbiamo la sensazione di dovere fare appello a tutte le nostre facoltà fisiche e mentali per cavarcela in una qualche situazione… che sia scappare da una tigre affamata o superare l’esame per la patente di guida.
Quando siamo nella zona di comfort, siamo molto tranquilli e rilassati ma ci manca quello stimolo necessario a dare il meglio di noi stessi. Se qualcosa ci pungola – una scadenza sul lavoro, una motivazione molto forte, un esame da superare, una meta da raggiungere, una minaccia da cui difenderci – ci troviamo spinti fuori dalla zona di comfort. Sperimentiamo in una certa misura stress, ansia, incertezza. Siamo particolarmente vigili e attenti. Questa è la zona ottimale di apprendimento, quella in cui siamo capaci di imparare cose nuove, di migliorare, di superare i nostri limiti.
Lo stress in questo caso è funzionale a rendere ottimali le nostre prestazioni. È la situazione in cui si trova lo studente preparato prima di un esame, o l’atleta prima di una gara. Lucido, concentrato, teso verso l’obiettivo.
Però se lo stress e il disagio superano il livello ottimale allora la situazione si ribalta: troppa insicurezza, troppa ansia portano a una situazione di panico in cui non si può più funzionare bene. Se l’ansia e la paura prendono il sopravvento, le nostre prestazioni calano. Sperimentiamo confusione, difficoltà di concentrazione, andiamo nel pallone.
Allargare la comfort zone
Cosa succede quando ci spingiamo fuori dalla zona di comfort e raggiungiamo la zona ottimale di apprendimento?
Le nostre prestazioni migliorano, può esserci un picco nel quale apprendiamo una nuova abilità, superiamo uno scoglio.
Poi ci abituiamo nuovamente. Abbiamo superato un limite. Ci siamo portati al livello successivo che a quel punto diventa parte della nostra zona di comfort.
È un po’ come guidare l’auto. Se sei con la tua macchina, quella che guidi da anni, ti senti sicuro e vai senza nemmeno pensarci. Se cambi auto – almeno a me succede così – c’è una fase in cui ti senti un po’ a disagio. Non conosci bene le misure della macchina nuova, non sai come risponde ai comandi. Dopo un po’ che la guidi però ti diventa familiare e torni a sentirti comodo e rilassato. La tua zona di comfort si è allargata e adesso comprende la guida della tua nuova auto.
La cosa interessante è proprio questa: che la zona di comfort si può espandere. Quello che oggi ci mette a disagio, ci fa sentire insicuri e sotto stress, domani potrà farci sentire assolutamente tranquilli e padroni della situazione.
Per arrivarci però dobbiamo avere abbandonato la nostra comfort zone e accettare il disagio che questo comporta. Se non passiamo di qui, se cerchiamo di evitare sempre il disagio e l’insicurezza restiamo inchiodati dove siamo.
Un altro punto di vista
Dove insicurezza, scarsità e vulnerabilità sono al minimo livello. Dove crediamo di potere avere accesso a una quantità sufficiente di amore, cibo, talento, tempo, ammirazione. Dove sentiamo di potere esercitare un certo controllo.
Brené Brown dice che nelle situazioni di instabilità sociale, politica ed economica, la nostra comfort zone si restringe.
In queste situazioni abbiamo paura, ci sentiamo vulnerabili e spesso per evitare queste emozioni sgradevoli ci chiudiamo ancora di più dentro i nostri confini. Ma questo non fa altro che peggiorare la situazione. Restringiamo i nostri confini proprio nelle situazioni in cui al contrario ci sarebbe bisogno di espanderli. Proprio in tempi di crisi e di trasformazioni sociali abbiamo bisogno di inventarci qualcosa: uscire dai percorsi standard, che non offrono più le sicurezze di una volta, e aprirci a nuove possibilità da sperimentare accettando la paura che questa instabilità ci procura.
È meglio il diavolo che conosci
Nella lingua inglese c’è un’espressione che mi piace molto: better the devil you know – è meglio il diavolo che conosci.
Significa che certe volte preferiamo restare in una situazione negativa che però conosciamo molto bene piuttosto che rischiare di affrontare l’incertezza del cambiamento.
Questa è la trappola della zona di comfort. Non è detto infatti che nella nostra zona di comfort ci stiamo davvero bene. Qualche volta ci stiamo male, ma siamo per così dire a nostro agio nel disagio semplicemente perché ormai ci siamo abituati, ci è familiare, non ci richiede sforzi aggiuntivi.
Un esempio che mi viene in mente al riguardo è ritrovarsi a fare un lavoro che non ci piace e non fare niente per cercare di cambiare. Per paura, per insicurezza, perché mancano il coraggio e le energie per affrontare il cambiamento. Lo stesso può succedere nei rapporti di coppia, o nelle amicizie, quando si preferisce essere scontenti piuttosto che soli.
Può succedere di abituarsi a sentirsi in ansia, preoccupati, depressi al punto che questo modo di sentire diventa la nostra comfort zone. Si può arrivare ad avere paura di provare gioia perché non ci siamo abituati, non ci troviamo a nostro agio con i sentimenti positivi, ci fanno sentire strani, ci disorientano.
Ci sono persone che sembrano più felici nell’infelicità, che hanno sempre bisogno di lamentarsi o di preoccuparsi di qualcosa: questa è la loro zona di comfort.
6 insegnamenti per concludere
Questo concetto di zona di comfort è interessante perché ha diversi livelli di interpretazione.
Volendo riassumere per punti gli insegnamenti che possiamo trarre da questo articolo, io direi questo.
Per crescere, migliorare, imparare, raggiungere un obiettivo dobbiamo per forza uscire dalla nostra zona di comfort. La pretesa di muoverci sempre sopra un terreno stabile e ben battuto non ci porta lontano.
Per uscire dalla zona di comfort è necessario accettare e fronteggiare il disagio. Dobbiamo stare scomodi, fare fatica, sperimentare un po’ di insicurezza e di ansia per potere passare al livello successivo. Su questo punto direi che è utile un bel ripasso dell’articolo sull’arte del cambiamento secondo Leo Babauta.
Se siamo disposti ad accettare il disagio e ci collochiamo all’interno della zona ottimale di apprendimento ci troveremo a migliorare le nostre capacità. Una volta ottenuto il miglioramento, l’ansia scomparirà, saremo nuovamente a nostro agio: abbiamo così allargato la nostra zona di comfort. Quello che ieri ci faceva sentire incerti e un po’ spaventati, oggi diventa normale e familiare. Ogni tanto è bello guardarsi indietro a ricordare tutte le cose che siamo riusciti a imparare e gli ostacoli che abbiamo superato.
A volte possiamo sentirci nella nostra comfort zone con situazioni (o sentimenti) che ci fanno soffrire. Possiamo restare bloccati in situazioni che non ci piacciono solo perché ci sono familiari. Possiamo essere così abituati a provare preoccupazione o tristezza da sentirci a disagio con le emozioni positive. In tutti questi casi la zona di comfort si trasforma in una vera e propria gabbia. Ci tiene inchiodati lì, perché non troviamo il coraggio di affrontare l’insicurezza e l’ignoto.
Uscire dalla comfort zone è in gran parte dei casi positivo: possiamo apprendere nuove abilità, nuove abitudini, migliorare le nostre prestazioni, trovare il coraggio di cambiare una situazione che in realtà non vogliamo. Occhio però che non dobbiamo sempre per forza spingere per superare i nostri limiti. Abbiamo bisogno anche di stare nell’agio, di sentirci al sicuro e protetti. Quindi sì: usciamo dalla zona di comfort, ma ricordiamoci che non dobbiamo essere sempre produttivi o tesi a imparare nuove cose. Ogni tanto abbiamo bisogno di tornare a casa.
Agire fuori dalla nostra zona di comfort significa affrontare una certa dose di stress e ansia. Se questa aumenta oltre un certo livello, ci troviamo spinti ancora più in là, oltre la zona di apprendimento ottimale, in quella che Alasdair White ha definito panic zone. L’eccesso di stress o di pressione ci manda nel pallone. Qui non c’è apprendimento o miglioramento, c’è solo ansia e agitazione. È chiaro che si tratta di limiti del tutto soggettivi, diversi per ognuno di noi. Quindi dobbiamo imparare a capire di volta in volta dove sta il limite oltre il quale andiamo inutilmente nel pallone. E fare un passo indietro se siamo andati troppo oltre.
Spero che questo viaggetto attorno al concetto di comfort zone sia stato interessante. Se ti va raccontami una tua esperienza: in quali situazioni sei uscito dalla tua comfort zone? E cosa hai imparato?
l network marketing, o marketing multi livello è un sistema semplice per diventare imprenditori. E oggi ti spiego perchè.
Si tratta di un sistema basato sull’acquisto di prodotti/servizi di cui noi, a nostra volta diventiamo venditori, reclutando altri venditori per guadagnare attraverso i loro affari. Con questo sistema infatti hai 3 possibilità di guadagno: 1) Con la distribuzione diretta ai tuoi clienti dei prodotti/servizi dell’azienda che applica il network marketing; 2) Con una percentuale sul fatturato dei collaboratori che hai portato all’interno della rete; 3) Con eventuali bonus legati al tuo fatturato e a quello del tuo gruppo. In Italia pero’ questo fenomeno non gode della fama che meriterebbe, perché purtroppo è stato associato a eventi e a situazioni non sempre trasparenti, che hanno di fatto rovinato la reputazione di questo sistema. Alcune aziende, infatti, sono partite con buoni propositi senza poi essere state in grado di mantenere le promesse fatte ai venditori. Esiste tuttavia un buon numero di aziende che usano questo modello con successo. Se andate a una riunione di una società che usa questo metodo ti renderai subito conto che è un business nel quale si può guadagnare molto, entrando in contatto con ottimi prodotti e/o servizi.
Network Marketing: individuare l’azienda giusta Una volta individuata un’azienda che fa network marketing, verifica il suo piano di formazione. Cerca di trovare le persone giuste, capaci di insegnarti le basi e gli strumenti di questo sistema. Questi strumenti ti saranno utilissimi non solo nel business in sé e per sé, ma anche nella vita, per quanto riguarda l’indipendenza finanziaria. Tieni conto che chi è coinvolto in questo genere di attività con successo ha spesso le seguenti caratteristiche: 1) Vuole aiutarti a ottenere risultati. I suoi risultati infatti derivano in gran parte dai tuoi. 2) Ama insegnare a imparare: è una persona che desidera reclutare altre persone che a loro volta devono fare lo stesso con soggetti interessati al network marketing.
Gestire una struttura di Network Marketing
Gestire una struttura tipica di network marketing non è uno scherzo: richiede qualità e dedizione fuori dal comune. Di solito i vertici della struttura sono manager preparati e competenti. Lo so per esperienza diretta. Il network marketing è una delle migliori scuole di successo che io conosca. Soprattutto è un’organizzazione meritocratica: chi insegna ha, a suo tempo, imparato lungo la strada ed è allo stesso tempo in grado di insegnare: 1) le convinzioni e le caratteristiche delle persone di successo; 2) la capacità di comunicare e la leadership; 3) il superamento di paure e di dubbi; 4) il superamento del rifiuto; 5) la capacità di vendere; 6) l’abilità nel gestire e motivare i collaboratori. Al di là di quanto guadagni nel network marketing queste competenze ti verranno trasmesse e resteranno dentro di te per tutta la vita. Potrai perdere tutto, ma quello che hai imparato non può portatelo via nessuno. Se ti approccerai al network marketing, ti renderai conto che è un sistema poco costoso; sviluppalo e tieniti sempre in contatto con le persone che ottengono sistematicamente dei risultati. Stai vicino ai membri del tuo staff e vedi cosa fanno, chiedi loro cosa credono di loro stessi, della capacità di generare denaro e dove pongono maggiormente la loro attenzione.
Network marketing: un’industria destinata a crescere
Non tutte le aziende che praticano network marketing sono buone. Tuttavia credo che le aziende valide che lo praticano, siano destinate a crescere, per le seguenti ragioni:
L’ambiente: troverai persone che come te penseranno alla propria libertà finanziaria si impegneranno a raggiungere i propri sogni invece di stare con le mani in mano a lamentarsi
La facilità d’accesso: Il network marketing dà la possibilità di diventare imprenditori ad un “prezzo” che difficilmente lo si riscontra in altri tipi di business. Con poche centinaia di euro, nel network marketing avrai un piano da seguire per costruire il tuo business e troverai quello che a me è costato un sacco di soldi e di tempo: le esperienze, le conoscenze, la saggezza e l’aiuto nei momenti difficili da parte di chi ha già messo in piedi un’attività come la tua. Tutto ciò, fidati, vale molto di più di tutti i soldi che si possono guadagnare.
La meritocrazia: come mai se è tutto così bello solo poche persone riescono ad arrivare in cima all’organizzazione? Innanzitutto bisogna sottolineare come il network marketing sia un sistema estremamente meritocratico. Solo chi produce risultati va avanti, mentre sappiamo che nelle normali aziende non sempre è così. Inoltre molti purtroppo entrano nel business con un solo obiettivo: fare soldi.
Parliamo di persone che se non raggiungono immediatamente l’obiettivo si scoraggiano ed escono dall’organizzazione denigrandola. In realtà bisognerebbe lavorare per incrementare maggiormente la propria intelligenza finanziaria, commerciale e gestionale, per sviluppare le giuste convinzioni. E’ questo fa la differenza. Libertà finanziaria e network marketingIn sostanza, credo personalmente che questo sistema continuerà a crescere perché potenzialmente fornisce inedite possibilità di libertà: offre il controllo sulla tua vita, la libertà di decidere dei tuoi tempi, di allevare i figli senza rinunciare a guadagnare, e di organizzarsi una propria attività imprenditoriale di successo. Per la tua crescita personale e per le tue finanze, tieni gli occhi aperti alle opportunità e considera anche questa.
La mia scelta e ricaduta sul NETWORK MARKETING della piu’ grande azienda del benessere
Se vuoi scoprire qualcosa di piu’ sulla mia attivita clicca qui
Magari vi piacerebbe perdere peso, essere più attivi o sentirvi semplicemente più in forma e in salute. Per vivere una vita sana, il primo passo è cambiare alcuni aspetti della vostra quotidianità. Essere in salute dipende da molti aspetti: patrimonio genetico, alimentazione, attività fisica e stile di vita. Dal momento che non è possibile controllare i geni, l’unico modo per riuscire a vivere in modo più sano è modificare quegli aspetti della vostra vita che potete gestire.
Ecco alcune semplice regole che ti aiuteranno a raggiungere i tuoi obiettivi di benessere:
Mangiate in tranquillità e senza stress. Il pranzo è sempre stato un momento di aggregazione, di scambio di opinioni, di relax. Un’abitudine che oggi si sta perdendo per via della vita frenetica che si conduce. Deve, invece, tornare ad essere un’occasione per incontrare la famiglia e gli amici e per rilassarsi, perché non è solo importante cosa si mangia ma come si mangia.
Fate attività fisica. L’esercizio è una componente importante di una vita sana. Scegliete una routine di esercizi che vi piacciano, da seguire regolarmente. Si rivelerà un valido supporto per la salute sia fisica che mentale. Preparate una playlist musicale da dedicare esclusivamente all’allenamento quotidiano o trovate un amico con cui allenarvi. Potrete motivarvi a vicenda nei momenti di pigrizia.
Rispettate la stagionalità degli alimenti. I prodotti stagionali soddisfano meglio il fabbisogno del nostro organismo nei diversi periodi dell’anno. Le nostre esigenze nutrizionali, infatti, non sono identiche in estate o in inverno, e la natura, a seconda del momento, ci fornisce i nutrienti più utili.
Scegliete prodotti locali. Dobbiamo riabituarci al consumo dei prodotti della nostra terra, leggere attentamente la provenienza dei prodotti, preferire quelli delle nostre regioni e quando è possibile la vendita diretta dal produttore. Oltre a pesare sull’ambiente, mangiare prodotti di provenienza lontana significa spesso consumare alimenti privi di valori nutritivi.
Bevete molta acqua. L’acqua è una delle componenti principali del nostro corpo e tutto l’organismo dipende proprio dall’oro blu, soprattutto per l’eliminazione delle tossine dagli organi vitali e per il trasporto dei nutrienti verso le cellule. Inoltre, l’acqua è necessaria per mantenere la corretta umidità delle mucose del naso e della gola. La carenza d’acqua può causare disidratazione, una condizione che non permette al corpo di funzionare regolarmente.
Evitate il sale. Se assunto attraverso i cibi, questo minerale contribuisce a regolare naturalmente l’equilibrio dei liquidi all’interno dell’organismo. Tuttavia, un consumo sregolato può causare numerosi svantaggi. Uno degli effetti più comuni dell’eccessivo apporto di sale attraverso l’alimentazione è l’aumento della ritenzione idrica, in particolare a carico della fascia addominale e delle gambe. Adottare un regime che ne preveda la riduzione o l’eliminazione permette di ottenere benefici rapidi e significativi, con ripercussioni positive sia sulla salute che sulla forma fisica. La dose giornaliera di sale da non superare per mantenersi in linea e in buona salute è stimata, per un adulto di peso medio e senza patologie a carico, in circa 2.5 grammi al giorno. Per non oltrepassare questo limite è necessario prestare attenzione non soltanto all’aggiunta di sale nelle preparazioni gastronomiche, ma anche alla sua presenza all’interno dei diversi prodotti che vengono portati in tavola.
Nel vostro percorso se vorrai avrai a disposizione un Coach del benessere, Sarai guidato/a Step by Step in h24 imparerai come sara’ semplice perdere peso e seguire uno stile di vita sane e avrai cosi la garanzia di raggiungere la vostra forma ideale. Scoprite di più!
SSD NVME Pci 256GB + SSD 256GB, Gar Italia, HDMi, USB 3, Win10 Pro, Office 2019, pronto all’uso
Pronto all’utilizzo immediato non necessita di nessuna configurazione iniziale con installazione di tutti i driver di sistema,e gli aggiornamenti con Windows 10 Pro 64bit, Office 2019, Antivirus , software di fotoritocco, app di richiesta di teleassistenza con supporto Tecnico compreso .Ogni singolo prodotto viene scrupolosamente testato e preconfigurato per garantire un alto standard di qualità. non è presente il lettore CD/DVD
RECENSIONE:
l portatile si presenta di ottima fattura in rapporto al prezzo pagato, dopo averlo aggiornato, subito pronto all’uso, si è dimostrato abbastanza veloce, buona qualità dello schermo e al contrario di quanto dichiarato da qualche altro acquirente, una buona qualità dell’audio, ovvio che non si possa pretendere di farci gaming, ma per la navigazione, lo studio e per altre funzioni normali va più che dignitosamente, soddisfatto dell’acquisto per il momento, grazie amazon!
Nata dalla collaborazione con la squadra di calcio francese Paris Saint-Germain, la t-shirt incarna tutto il tuo orgoglio parigino e la tradizione Jumpman.
COMFORT E LEGGEREZZA, CON LO STILE DELLA TUA SQUADRA.
Nata dalla collaborazione con la squadra di calcio francese Paris Saint-Germain, la t-shirt incarna tutto il tuo orgoglio parigino e la tradizione Jumpman.
Vantaggi
Morbido tessuto in cotone per una sensazione di leggerezza e comfort.
TV Qled Samsung QE49Q64RATXZT [Esclusiva Amazon]. Immergiti in un miliardo di tonalità di colore grazie alla tecnologia Quantum Dot dei Tv Samsung Qled che ti ragala colori realistici sia in scene buie che molto luminose. La tecnologia HDR analizza la scena fotogramma per fotogramma e regola l’illuminazione garantendo una migliore risoluzione e una luminosità di volta in volta ottimizzata secondo la scena. Il Processore Quantum 4K del tv QLED utilizza un algoritmo di upscaling che assicura immagini più nitide, adattando la luminosità dello schermo e il suono alle caratteristiche della tua stanza e alla scena mostrata. Il potente processore dei tv QLED Samsung migliora la risoluzione e regala un’elevata esperienza di visione. Apprezza un tv che ha personalità anche da spento. Con la funzione Ambient Mode, il tuo Qled diventa una tela per esprimere il tuo stile di vita: lo schermo si mimetizza con il design della tua stanza e invece di un rettangolo nero vedrai le immagini che preferisci, facili da impostare fra le molte disponibili. Metti fine alle lunghe ricerche. Con la Universal Guide del tuo TV QLED Samsung potrai trovare i tuoi contenuti preferiti in modo rapido e semplice; memorizza ciò che ti piace e avrai in un’unica schermata tutti i tuoi contenuti preferiti. (Universal Guide: solo Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna). Inoltre Il QLED è lo smart TV ottimo: bastano pochi attimi per collegarlo ad altoparlanti e altri dispositivi smart (dal decoder alla console da gioco, dalle app alla TV) e avere tutti i contenuti a portata di mano con un unico telecomando grazie al One Remote Control.
Immergiti in un miliardo di tonalità di colore
* Il design e le specifiche del prodotto possono variare a seconda del modello e delle dimensioni del TV.
Le 4 caratteristiche principali
1. 100% di Volume colore
Un miliardo di tonalità di colore, e tutto diventa vivace come non mai. Ecco cosa significa Quantum Dot.
2. Processore Quantum 4K
L’intelligenza artificiale ottimizza in tempo reale le prestazioni, in base alle condizioni di visione e ai contenuti.
3. Funzione Ambient Mode
Di’ addio alla noia dello schermo nero: quando il tuo QLED è spento, diventa una tela per esprimere il tuo stile di vita.
4. Universal Guide
Metti fine alle lunghe ricerche. In un’unica schermata del tuo nuovo QLED avrai tutti i tuoi contenuti preferiti.Succ
Soundbar ottimizzata per i QLED
QLED: la realtà al suo meglio
100% di volume colore firmato Quantum Dot
I colori hanno trovato il realismo che meritano. Con l’esclusiva tecnologia Quantum Dot di Samsung, il tuo QLED arriva al 100% di volume colore per regalarti colori realistici sia in scene buie che in quelle molto luminose
Guarda il vero HDR in ogni momento
Quantum HDR
Scopri gli oggetti in ombra e lasciati conquistare dalle sfumature di colore. La tecnologia Quantum HDR analizza la scena fotogramma per fotogramma e regola l’illuminazione per esprimere al meglio la luminosità specifica di ogni momento.Play video
* I dati sulla luminosità della tecnologia Quantum HDR si basano su standard di test interni e sono soggetti a variazione a seconda dell’ambiente di visione o di condizioni specifiche.
Guarda più in grande
Uno schermo più grande e tutto sembra più vero. Che tu guardi una partita o un film, ad ogni occasione da gol e in ogni momento decisivo ti sentirai al centro dell’azione. Un coinvolgimento mai provato prima d’ora.
Più reattività ai tuoi giochi
Non farti frenare dall’input lag! Grazie alla tecnologia FreeSync (VRR), i QLED Samsung riducono il ritardo nella ricezione del segnale per darti quella velocità di gioco che serve per scalare la classifica. Con azione e reazione quasi in tempo reale, ti attendono vittorie epiche.* La tecnologia FreeSync riduce l’input lag, con un tearing e uno stuttering minori.* La frequenza di aggiornamento variabile (VRR) ottimizza i frame video dei giochi scena per scena.
Real Game Enhancer
Per sconfiggere gli avversari, devi avere tutto sotto controllo. La funzione Dynamic Black Equalizer ti offre una visione più precisa al buio e ottimizza la qualità delle immagini attraverso una dettagliata analisi delle scene. Ma non basta: migliora anche l’audio, così potrai davvero immergerti nel gioco.* I contenuti all’interno dello schermo sono immagini simulate e sono solo a scopo dimostrativo.
Alla base di tutto, un processore straordinario
Processore Quantum 4K
Ecco il Processore Quantum 4K. Il suo algoritmo di upscaling garantisce immagini più nitide, con la luminosità dello schermo e il suono che si adattano alle caratteristiche della tua stanza e alla scena mostrata. Il potente processore dei QLED Samsung migliora la risoluzione e regala un’incredibile esperienza di visione.
ACQUISTALO IN ESCLUSIVA GRAZIE AD AMAZON : SAMSUNG49Qled
Il concetto di benessere è trasversale ad ogni ambito in cui lo si voglia analizzare. C’è un benessere materiale, economico, un benessere relazionale, psicologico, un benessere fisico, un benessere organizzativo nel lavoro, un benessere sociale, un benessere culturale, un benessere alimentare, un benessere spirituale, un benessere ambientale.
Il benessere, da ben-essere che significa stare bene, esistere bene, è il termine che specifica gli aspetti, le caratteristiche, la qualità della vita di ciascun individuo e dell’ambiente.
Nel rapporto della Commissione Salute dell’Osservatorio Europeosu sistemi e politiche per la salute è stata proposta la definizione di benessere come “lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale di ben-essere che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società”.
Al benessere, stare bene, si associa frequentemente l’immagine di disponibilità economica e di possibilità di soddisfare necessità e desideri in gran parte materiali. Poter vivere dignitosamente, lavorare, soddisfare i propri bisogni primari, possedere una casa, provvedere alle difficoltà contando sulle proprie forze e sulla propria forma fisica, si relaziona ad un benessere economico, materiale di cui le più alte carte costituzionali e la politica fanno riferimento promuovendone i diritti.
Dal 1930 al 2015, in 85 anni, misurato con il prodotto interno lordo pro capite, il benessere economico materiale è aumentato di 4,5 volte nel Regno Unito, di 5 volte negli Stati Uniti e in Francia, di 6 volte in Italia e Germania.
E’ vero che le condizioni di vita delle persone dipendono dalla disponibilità materiale di beni e servizi e che il reddito è uno strumento per vivere bene, ma ciò non tiene conto di tutte le sfumature della qualità della vita.
La percezione del benessere ha una valenza soggettiva e personale, oggettiva e sociale in relazione ai tempi, luoghi, circostanze, alle persone.
Il benesseresoggettivo viene influito da una condizione di benessere oggettivo. Se si ha denaro ma si vive in un ambiente altamente inquinato o la salute fisica è compromessa, la qualità di vita risulta pessima e non c’è benessere.
Così, il benessere economico (denaro) non è una condizione esclusiva, bensì necessaria e indispensabile, ma non unica.
Il benessere non risiede soltanto nelle comodità in cui e con cui si vive e si lavora, ma nella soddisfazione che si ottiene agendo.
Il benessere è anche psicologico, relazionale. Attinge alle emozioni dell’individuo, alle sue ansie e alle sue speranze, alle sue paure e a tutto ciò che è profondo. Si tratta di benessere percepito quando esiste un rapporto umano autentico, quando si è accolti e riconosciuti, quando si è chiamati per nome e si è persone, non solo “clientela” o “utenza”, con la propria unicità e le proprie potenzialità.
Così, soprattutto per un adolescente, il benessere è principalmente l’essere accettato dagli altri, dal gruppo, avere un corpo, un aspetto gradevoli, muovere simpatia, possedere abilità che lo rendono interessante. L’inclusione nel gruppo di riferimento è per il giovane la forma più alta di benessere.
Benessere è poi tutto ciò che concerne la sicurezza, la tranquillità, l’assenza di difficoltà. Chi non desidera, in fondo, una vita senza problemi, senza rischi e imprevisti? Ma, a volte, il benessere è proprio lì, il risultato di ciò che le difficoltà ci insegnano per crescere interiormente. Perché sono proprio le crisi a illustrarci come “stare bene”, come costruire nuovi percorsi di vita, come attingere alle proprie risorse personali, come sviluppare capacità di attivarsi, come scoprire potenzialità emotive e gestionali per superare gli ostacoli. Resilienza significa imparare qualcosa di più su di sé, sulle proprie capacità per affrontare ogni genere di problema e costruire nuovi equilibri.
Il benessere fisico è una condizione dinamica di ricerca dell’equilibrio, fondata sulla capacità dell’individuo di interagire con se stesso e con l’ambiente in modo positivo, pur modificandosi la realtà circostante.
Parlare di benessere fisico significa assumersi la responsabilità e l’attenzione del curare se stesso, dello star bene nel migliore dei modi possibili.
Significa assumersi la responsabilità di fare attività fisica con costanza, di pensare alla propria alimentazione passando dal mangiare indiscriminatamente al nutrirsi per avere energia vitale, di bere acqua per soddisfare il bisogno di idratazione di un corpo costituito per il 70% circa d’acqua e per depurarsi dalle scorie, di respirare ossigeno secondo modalità che non sono soltanto quelle vitali, automatiche badando alla qualità dell’ aria e all’ambiente verde.
In una parola, wellness cioè benessere derivante dalla pratica del movimento e dell’esercizio fisico da una corretta dieta alimentare da un atteggiamento positivo e proattivo, dalla ricerca di un proprio equilibrio psicofisico.
La persona può acquisire il controllo diretto e la gestione della propria condizione di benessere (abitudini individuali, atteggiamento mentale).
La mente è direttamente connessa con il corpo e può trasformarsi in uno strumento e in una risorsa per accrescere il benessere.
Il termine benessere indica in questo contesto una filosofia che vede l’individuo singolo responsabile, attivamente coinvolto nel processo volto a migliorare e aumentare la propria salute.
Ecco che benessere vuol dire pure empowerment, ovvero capacità di assumere il controllo della propria vita, di padroneggiarla, di acquisire un ruolo attivo verso la propria esistenza e l’ambiente ponendosi davanti alle difficoltà con un atteggiamento positivo e costruttivo.
Che il benessere vada inteso come una condizione multidimensionale è un dato di fatto. E che il benessere possa essere misurato nelle sue 12 dimensioni:
salute
istruzione e formazione
lavoro e conciliazione tempi di vita
benessere economico
relazioni sociali
politica e istituzioni
sicurezza
benessere soggettivo
paesaggio e patrimonio culturale
ambiente
ricerca e innovazione
qualità dei servizi
In futuro l’esistenza umana dipenderà molto dalla ricerca della propria condizione di benessere, dall’attenzione rivolta a se stessi, dal senso soggettivo del benessere e della qualità della vita. Raggiunto il proprio benessere saremo in grado di far fronte alle mutate condizioni di vita di una realtà tecnologica e al suo continuo cambiamento.